(((Repropongo un texto escrito hace dos años en un blog de una página que gestionaba. El link del original lo encontráis al final.)))
Ho letto, attribuita a Woody Allen, questa frase: “Il bello di essere intelligente è che puoi sempre far finta di essere scemo, mentre il contrario è impossibile”. Sia o meno del regista americano, mi pare una verità innegabile.
In Italia c’è una persona (in realtà più di una, ma parlerò solo di lui in questo testo) che viene considerata banale, anche stupido, quando palesemente non è né una cosa né l’altra. Parlo di un ormai quarantenne di nome Michele, nato nella Puglia di cui parlava non molti giorni fa Roberto, la stessa dove oggi ci sono i morti ammazzati per strada. E Michele sa che nella sua terra c’è la criminalità, e lo sa da una vita, mica dall’altro ieri.
Michele è un tipo alto quasi metro ottanta, ha dei ricci pazzeschi, usa occhiali o lenti a contatto ed ha uno stile casual. Canta rap. Sì, è un rapper. E forse a questo punto avete già capito di chi parlo: Michele Salvemini, in arte Caparezza.
Io Caparezza l’ho visto per prima volta nel video “Uomo di plastica” dei Rezophonic e ricordo di aver pensato “che tizio strano”. Poi la famosa “Fuori dal tunnel”, che ho ascoltato qualche tempo dopo, e la terribile costatazione di non aver capito niente. Stavo ancora imparando l’italiano e pensavo fosse un’altra canzone, senz’altro, senza più complicazioni. E invece sbagliavo e come. Per la prima volta mi sono trovata faccia a faccia davanti ad un testo difficile, strutturato e con un senso…e là mi sono persa. Ho iniziato sempre di più ad ascoltare le sue canzoni, cercando il significato non solo letterale ma anche letterario dei suoi testi. Vi elenco alcune di quelle che più mi sono piaciute:
Vengo dalla luna (contro ogni razzismo, perché a certi modi di pensare può rispondere solo l’ironia e la satira):
Dalla parte del toro (sono catalana e fortemente anti-tauromachia)
Legalize the premier (questa si commenta da sola…)
Vieni a ballare in Puglia (qua dimostra di sapere, e di raccontare anche lui… Michele ha sostenuto altre iniziative nella sua terra, iniziative contro la criminalità, come questa qua)
E per concludere prima di fare un elenco infinito…Sogno eretico, che ho condiviso con voi l’altro ieri e che ora, tristemente, è terribilmente attuale (e che è una bella lezione di storia):
Qualcuno si chiederà perché questo testo qua. La risposta è semplice: volevo farlo da tempo. Volevo farlo perché, senza esagerazioni, Michele Salvemini mi sembra uno dei grandi intellettuali dell’Italia di oggi. Non è professore in una università, non ha pubblicato dei libri complicatissimi su argomenti impossibili, non conduce nessuna trasmissione culturale…ma niente di tutto ciò è necessario per essere, a mio avviso, un intellettuale. Michele ha dimostrato più volte di riuscire a ragionare meglio della media, di avere un livello culturale altissimo. E il bello è che ha solo quaranta anni, speriamo abbia ancora tanto da dire. Che gli altri continuino a dargli dello scemo, dell’imbecille… dimostreranno solo di non essere in grado di capire.
L'angolo delle parole 